I libri sulla scena 2024

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Mio fratello rincorre i dinosauri

durata: 60 minuti ca.

dal romanzo di Giacomo Mazzariol
adattamento teatrale di Christian Di Domenico e Carlo Turati
con Christian Di Domenico
regia Andrea Brunello
Compagnia Arditodesìo

  • Giovedì 23 maggio ore 20; FRIBURGO, Collège de Gambach, AULA CGAM (Av. Louis-Weck-Reynold 9, 1700 Fribourg).
  • Venerdì 24 maggio ore 15; WETZICON, Kantonsschule Zürcher Oberland, AULA KZO (Bühlstrasse 36, 8620 Wetzikon, Svizzera).:

Un inno alla vita, alla fragilità che diventa forza. Uno spettacolo di grande successo che conta oltre 70 repliche in meno di due anni. “Mio fratello rincorre i dinosauri” racconta la storia del rapporto tra Giacomo e suo fratello Giovanni, un vero supereroe affetto da sindrome di down.

Nello spettacolo «C’è spazio per la riflessione e per il  divertimento. C’è la sincerità con cui l’attore accenna al proprio passato da ragazzino bullo, e la disinvoltura con cui lo stigmatizza senza puntigliosità. Ci sono le atmosfere tranquille con cui evoca la cameretta blu dei preadolescenti, il sabato sera, con i poster, i libri, i giochi, le cuffie per ascoltare musica, gli strumenti per suonarla. E la scoperta che gli amici veri non ti giudicano per un fratellino Down, e neppure perché te ne vergogni e cerchi di tenerlo nascosto. E ti danno lezioni di vita senza fartelo pesare. E t’insegnano a rovesciare in buonumore quello che un istante prima era uno psicodramma». (Vincenzo Sardelli)

«Ho letto il libro di Giacomo Mazzariol: “Mio fratello rincorre i dinosauri”. Ho conosciuto lui e la sua splendida famiglia. La loro storia mi ha illuminato e mi è venuta voglia di raccontarla a modo mio. Così ho deciso di cominciare un nuovo cammino che mi aiuti a rieducare il mio sguardo disabile, affinché riesca finalmente a vedere tutta la bellezza e l’amore che ogni essere vivente è in grado di ricevere e di dare. Senza pregiudizi e senza aspettative. Vedere e scegliere di amare. Immagino quanti pensieri abbiano riempito di nuvole la mente dei suoi genitori. Ma se quelle nuvole portavano acqua, Giacomo non lo ha mai saputo: a lui e a Giò non ne arrivava neppure una goccia. Mamma e papà si sono sempre beccati la pioggia al posto loro». (Christian Di Domenico)