STEFANO ANNONI attore, diplomato alla civica Paolo Grassi di Milano. Lavora principalmente in teatro dividendosi tra messe in scena di commedie classiche con registi quali Cristina Pezzoli, Cristina Comencini e Giorgio Gallione, sul palco con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e molti altri grandi nomi; e il circuito indipendente, dove ricopre anche il ruolo di ideatore e collaboratore alla drammaturgia, affrontando soprattutto teatro contemporaneo o riscritture e contaminazioni di classici che vanno da Pasolini a Testori, fino a Scerbanenco, con la compagnia Teatro Linguaggicreativi e le regie di Paolo Trotti. In questo ambito vince per tre anni consecutivi Next Regione Lombardia, così come con Revolutionary Road di R. Gabrielli e la Compagnia Eccentrici Dadarò. Nel 2023 vince Inbox Project con Quasi una serata di E. Coen e la regia di D. Marranchelli.
Da cinque anni è fondatore della Jaga Pirates Band Teatrale, dove è anche cantante. La band, che reinterpreta il teatro canzone con pezzi di Gaber, Jannacci e suona brani originali, ha vinto il bando Life is Live 2023, ha portato un suo video musicale alla Zelig Covid Night, ha suonato più volte accompagnata dal maestro Paolo Tomelleri, ed è stata prodotta dal teatro Franco Parenti di Milano con lo spettacolo Camios affiancata da Annagaia Marchioro. Nell’estate del 2023 co-dirige la rassegna di spettacoli Casa Natta a Como, con più di 18 titoli tra danza e teatro. Con il regista Paolo Bignamini inizia a collaborare nel 2020 dirigendo e ideando insieme un progetto di Università Statale e Università Cattolica di Milano rivolto al sociale e alla didattica attraverso il teatro. Lo scorso anno Bignamini lo dirige per due allestimenti del festival I Libri Sulla Scena, a Friburgo, in Svizzera.
Tra i maestri che Annoni ha incontrato e con cui ha lavorato o studiato ricordiamo: Patrice Chereau, Massimo Castri, Gabriele Salvatores, Massimo Navone, Kuniaki Ida, Lindsay Kemp, Jaqueline Bessell e Maria Consagra.
KATERINA HAIDUKOVA nasce il 5 dicembre del 1999 a Mogilev, Bielorussia. All’età di 7 anni si innamora della fisarmonica e inizia a studiarla facendola diventare sin da subito la sua grande passione. Nel 2018 consegue il diploma al Collegio d’Arte della sua città. Nella sua esperienza musicale vi sono centinaia di concerti e concorsi nel suo paese natale, oltre che in Russia, Lettonia, Lituania, Ucraina e infine Italia. La prima grande esecuzione si tiene nel 2011, nella Sala Concerti del Cremlino, Mosca. Nel 2016 si esibisce al concerto del festival “Moscow Meets Friends” nella Moscow International House of Music. Nel 2017 viene invitata al Festival per suonare nella Tchaikovsky Concert Hall. In Bielorussia vince per quattro volte il prestigioso riconoscimento “Supporto di giovani talenti”.
PAOLO BIGNAMINI (19/11/1976), regista teatrale, giornalista e drammaturgo, collabora con il Centro Teatrale Bresciano e con il Teatro de Gli Incamminati. Tra le sue regie recenti: “Il gigante egoista” (2023), da Oscar Wilde, con Daniela Cristofori, Giacomo Poretti e con l’orchestra “La nota in più” (Teatro de Gli Incamminati); “Hiroshima mon amour” (2023), da Marguerite Duras, drammaturgia di Fabrizio Sinisi, con Valentina Bartolo, Francesco Sferrazza Papa e con le musiche di Corrado Nuccini (Centro Teatrale Bresciano); “Conversazioni con Testori” (2023), dal libro di Luca Doninelli, con Andrea Soffiantini (Teatro de Gli Incamminati); “Colline come elefanti bianchi” (2023), da Ernest Hemingway, con Matteo Bonanni e Federica D’Angelo (Teatro Franco Parenti); “Addio alle armi” (2022), da Ernest Hemingway, con Alessandro Bandini, Mario Cei e Leda Kreider (Centro Teatrale Bresciano); “Matteotti medley” (2022), di e con Maurizio Donadoni (Teatro de Gli Incamminati); “Sulla strada – Omaggio a Jack Kerouac” (2021), con Giovanni Crippa e con le musiche di Corrado Nuccini (Teatro No’hma); “Noi saremo felici ma chissà quando” (2021), da Biljana Srbljanovic, con Ksenija Martinovic (Centro Teatrale Bresciano e Teatro de Gli Incamminati); “Lydia tra le nazioni” (2021), di Mara Perbellini, con Angela Demattè e Maria Laura Palmeri (Teatro de Gli Incamminati – deSidera); “La sorpresa dell’amore” (2021), di Marivaux, per Pacta dei Teatri e Centro Teatrale Bresciano; “Partage de midi” (2020), di Paul Claudel, per Teatro de Gli Incamminati – deSidera; “Lucia e io” (2020), di Luca Doninelli, con Valentina Bartolo e Giovanni Franzoni (Centro Teatrale Bresciano e Teatro de Gli Incamminati – deSidera); “Sull’acqua” (2020), di Michele Serra, con Mario Cei e con le musiche di Luca Garlaschelli e Nadio Marenco (Teatro No’hma); “Non si sa come” (2019), di Luigi Pirandello, per Pacta dei Teatri; “La passione secondo i nemici” (2019), di Luca Doninelli, per il Teatro de Gli Incamminati – deSidera; “Yourcenar/Clitennestra” (2018), con Debora Zuin (Compagnia Lombardi-Tiezzi); “Il Maestro e Margherita” (2018), drammaturgia da Bulgakov di Fabrizio Sinisi (Teatro de Gli Incamminati – deSidera); “Solaris” (2017), drammaturgia da Lem e Tarkovskij di Fabrizio Sinisi, con Giovanni Franzoni, Debora Zuin e Antonio Rosti (Centro Teatrale Bresciano e ScenAperta Altomilanese Teatri); “Magnificat” (2016), di Alda Merini, con Arianna Scommegna e, alla fisarmonica, Giulia Bertasi (Teatro de Gli Incamminati – deSidera).
Cura la direzione artistica de “I libri sulla scena”, festival teatrale in lingua italiana di Friburgo (Svizzera).
Come giornalista, in passato, ha collaborato con le pagine culturali de ilSole24Ore.com.