LEDA KREIDER Italoamericana, classe 1991, frequenta la Scuola del Piccolo Teatro di Milano sotto la direzione di Carmelo Rifici, che la dirige al Piccolo in “Uomini e no” e al LAC di Lugano in “Macbeth, le cose nascoste”. Si forma, tra gli altri, con Luca Ronconi, Mauro Avogadro, Michele Abbondanza, Peter Stein, Fausto Paravidino, Serena Sinigaglia, Giorgio Sangati, Massimo Popolizio, Annamaria Guarnieri, Pupi Avati, Lucia Calamaro, Massimiliano Civica e Monica Capuani. Lavora inoltre con Àlex Rigola (“Giulio Cesare” di Shakespeare), con la compagnia Anagoor (“Orestea” – “Agamennone”, “Schiavi”, “Conversio” ed “Ecloga XI”). Federico Tiezzi la dirige in “Scene da Faust” e in “Il Purgatorio. La notte lava la mente”. È diretta da Laura Sicignano in “Donne in guerra” e da Jacopo Gassmann in “Ifigenia in Tauride”. È diretta da Claudio Autelli in “Demoni”, di Fabrizio Sinisi per il CTB di Brescia, e da Paolo Bignamini in “Addio alle armi” dal romanzo di Ernest Hemingway, e in “Interrogatorio a Maria” di Giovanni Testori. Diretta da Pascal Rambert è nel cast di “Prima” e “Durante”, primi due capitoli della trilogia creata per il Piccolo Teatro dal drammaturgo francese. Aderisce al progetto di movimento espressivo Choros, il luogo dove si danza, coreografie e regia di Alessio Maria Romano. È stata collaboratrice-assistente alla regia per “Cuore di cane”, diretto da Giorgio Sangati al Piccolo, e “Se questo è un uomo”, allestito da Valter Malosti al TPE di Torino. Ha curato il movimento per gli attori ne “I rifiuti, la città e la morte” di Fassbinder, con la regia di Giovanni Ortoleva, per il quale è attrice in “Lancillotto e Ginevra”. Inizia a sperimentare la scrittura per il teatro in un laboratorio con Lucia Calamaro, Angela Demattè e incontra Monica Capuani durante un workshop sulla drammaturgia contemporanea inglese. È nel cast delle serie televisive “Bella da morire” (Rai 1) e Fedeltà (Netflix), dirette da Andrea Molaioli, Romulus (Sky), regia di Matteo Rovere e “Fiori sopra l’inferno” (Rai 1), diretta da Carlo Carlei.
ROSANNA SPARAPANO Diplomata nel 2005 alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano.
Ha lavorato con il regista Luca Ronconi. Tra gli altri, ha recitato nella trilogia greca “Prometeo incatenato”, “Le Baccanti”, “Le Rane” e infine in “Infinities” e “I Soldati”.
Nel cinema ha recitato per Luca Lucini, Claudio Malaponti e Fulvio Bernasconi in “Operazione Lombardia”.
Nel 2016 ha interpretato Zoe, co-protagonista di “La farfalla di lana” di Riccardo Bernasconi e Francesca Reverdito.
Il suo primo ruolo da protagonista al cinema arriva nel 2018, con “Rwanda” presentato nell’ambito delle Giornate degli Autori alla 75ma mostra del cinema di Venezia. È stata protagonista nel film “Papaya 69”, con Teco Celio e Bruno Todeschini, regia di Riccardo Bernasconi e Francesca Reverdito.